Ciò che sta avendo luogo nelle strade di Istanbul e di altre città turche oggi è, prima di tutto, una incoraggiante dimostrazione di cosa può fare la gente comune per combattere la repressione e la violenza, che figurano fra i piani di vasta portata per cambiare la società in modo da minare una decorosa sopravvivenza umana nell’interesse degli affari e delle corporazioni.
E’ parte del… Quello che sta avvenendo in Turchia è particolarmente significativo a causa del preminente ruolo della Turchia nella regione, il Paese più importante della regione.
Qualsiasi cosa avvenga in Turchia avrà un’influenza molto vasta, sta già iniziando ad avere un’influenza a Oriente e ad Occidente.
Fa parte di una sollevazione più generale a livello internazionale contro l’assalto neoliberista alla popolazione del globo che è andata avanti per una generazione, che prende forme differenti e in luoghi differenti, ma che avviene ovunque.
Infine, all’inizio di questo millennio, l’America Latina, dopo molti anni di lotta per sganciarsi dall’Occidente, soprattutto dalla dominazione statunitense, ha iniziato a muoversi in una direzione in qualche modo indipendente.
Alcuni paesi si sono rifiutati di pagare i debiti indecenti che erano loro stati imposti.
Altri hanno tentato in altri modi di districarsi dalle pastoie neoliberiste che avevano impedito, che aveva lasciato impedire la crescita e lo sviluppo, causando enormi difficoltà per la popolazione in tutto il Nord Africa.
La Primavera Araba, adesso in una specie di temporaneo periodo di attesa, ha iniziato a seguire lo stesso percorso.
Anche reagendo con forza all’impatto dei programmi economici imposti dalle istituzioni finanziarie e in genere dai poteri occidentali
che sono state applicate dalle autorità locali, i dittatori… questo è… sapete…in questo momento, anticipatamente dove andrà.
La Turchia si sta unendo ora, ci sono altri simili sviluppi in tutta Europa, molto forti in Grecia, anche in Spagna, anche qui negli Stati Uniti con le sollevazioni popolari in Wisconsin, in seguito a Zucotti Park con il Movimento Occupy.
Io penso che facciano parte di una generale reazione globale all’imposizione di politiche sociali ed economiche da parte della generazione precedente che hanno beneficiato enormemente piccoli settori di benessere concentrato, e hanno generalmente causato, avuto un grave impatto sulle popolazioni in tutto il mondo.
In Turchia, negli ultimi anni c’è stato un drammatico regresso. Gli anni ’90 sono stati una storia dell’orrore, mentre un notevole miglioramento c’era stato nei primi anni del nuovo millennio. Adesso c’è un nuovo regresso, uno degli esempi è il fatto che attualmente in Turchia ci sono più giornalisti in prigione che in tutti gli altri paesi del mondo e stanno verificandosi anche altre forme di repressione.
La gente adesso si sta sollevando contro tutto questo. Le cause scatenanti sono state il tentativo di distruggere gli spazi aperti e pubblici a Istanbul, per favorire la creazione di una caserma militare, una moschea, un centro commerciale, in un processo di gentrificazione che distruggerebbe il carattere tradizionale della città. E adesso si sta diffondendo su temi sempre più vasti. Per la comunità internazionale, quella a cui stanno a cuore i diritti umani, la giustizia, la liberà, il benessere per il popolo, questa dovrebbe essere l’occasione per offrire sostegno e solidarietà.
Ed esistono fortunamente attività solidali realizzate ovunque, ma questa lotta costituisce un’ispirazione per le loro stesse lotte. Queste sono lotte internazionali. Ci dovrebbe essere un grande sostegno reciproco e una grande interazione. Per i grandi poteri che hanno finora imposto questi sistemi che stanno lentamente distruggendo l’Europa, che stanno avendo degli effetti devastanti negli Stati Uniti, questo dovrebbe essere un avvertimento a ritornare sui propri passi, a mettere fine a queste politiche e tornare a prestare attenzione ai bisogni ed alle preoccupazioni della gente comune, non solo a quelli del settore ristretto dei poteri corporativi e del benessere per pochi.
Ma gli accadimenti stessi in Turchia sono adesso un faro di speranza e di opportunità che merita il maggior sostegno possibile. E si può solo esprimere ammirazione per la gente che lotta in prima linea e speranza che abbiano successo nella loro giusta e importante battaglia.
Taksim ovunque, resistenza ovunque!
Noam Chomsky Professore (Emerito) – Dipartimento di Linguistica e Filosofia MIT
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